Meditazione: Una guida per “progredire” realmente

Per i più puntigliosi, sì, ovviamente con la Vipassana non andiamo da nessuna parte e, anzi, il voler andare da qualche parte è spesso un ostacolo alla pratica.

Se proprio vogliamo essere precisi la Vipassana non ci fa progredire, ma bensì abbandonare tutti i tipi di “bagaglio mentale” che generano sofferenza.

È innegabile, però, che molte persone fatichino a sperimentare quei benefici che ti cambiano la vita di cui tanto si sente parlare quando si pensa a questa pratica.

meditanti vipassana

Tutte quelle persone che riescono ad ottenere i benefici di cui tanto si parla, come fanno?

È più facile capirlo analizzando invece quali sono gli ostacoli che spesso ci sbarrano la strada.

Spesso, la mancanza di continuità è il primo ostacolo. Come per qualsiasi nuova abitudine, è necessario del tempo per vedere i risultati.

Tuttavia, molti si arrendono troppo presto, incontrando ostacoli iniziali che possono essere facilmente superati.

Perche le persone si bloccano?

Di certo non è per mancanza di istruzioni, chiunque con accesso a internet può trovare istruzioni a tecniche di meditazione molto potenti, che se eseguite correttamente, producono i risultati promessi.

Una delle cose più importanti Da capire

È che la meditazione presenta una sfida unica: è un'esperienza solitaria.

Non puoi osservare un altro praticante come faresti con uno sportivo o un musicista.

Certo, puoi guardare qualcuno seduto in meditazione, ma l'osservazione esterna non ti fornisce l'esperienza interna. L'insegnamento, in questo caso, è più un punto di partenza, una guida per un percorso che ognuno deve intraprendere da solo.

Poiché la meditazione avviene nella mente, non c'è modo di imparare osservando gli altri, come facciamo con la maggior parte delle altre cose. Questo fa sembrare questa pratica più complicata e misteriosa di quanto non sia in realtà.

Le abilità di base che costituiscono le tecniche di meditazione sono in realtà piuttosto semplici, ad esempio:

  • dirigere l'attenzione su qualcosa

  • rilassare le tensioni corporee

  • “tornare” dalle distrazioni senza arrabbiarsi e senza giudicarsi

Ciò significa che non puoi imitare nessuno e non puoi vedere come ciò che stai facendo differisce dagli altri meditanti.

Tutto ciò che puoi fare è eseguire le istruzioni che hai ricevuto al meglio delle tue capacità fino a quando non sperimenti qualcosa di veramente nuovo - forse profondi e inusuali livelli di consapevolezza e calma. Allora sai di essere sulla giusta strada.

Fino a quel momento, sarai come un esploratore in un territorio sconosciuto. Stai tracciando un sentiero, ma non sai ancora dove ti porterà. L'incertezza è parte integrante del viaggio.

Ricorda anche che ogni percorso è unico: per alcuni, i risultati arrivano rapidamente, mentre per altri richiedono più tempo.

Nel mio caso, pur avendo notato benefici quasi immediati dalla Vipassana, ho impiegato quasi un anno di pratica costante per sperimentare i suoi effetti più profondi.

Come superare questa fase?

Semplice: perseverare nella pratica.

Ti aspettavi un trucco segreto per progredire più veloce? non esiste.

Posso però dirti che già il solo fatto di comprendere quello che ho scritto sopra ti da una marcia in più: adesso sai che è normale vagare nell’incertezza per un po’, ma eventualmente i benefici profondi inizieranno ad arrivare.

Altre cose da tenere a mente

Riscontri

Quando impariamo qualcosa di nuovo siamo abituati ad avere un riscontro immediato: se sto imparando a suonare la chitarra, mi accorgo facilmente se sto andando fuori tempo o se la nota che ho suonato è sbagliata.

Quando medito potrei tendere a voler raggiungere stati di calma e concentrazione molto rapidamente: non è cosi che funziona.

Però se mi rendo conto che calma e concentrazione sono assenti, e che è presente un desiderio di andare da qualche parte, questo è già un risultato.

Costanza

La costanza nella pratica è spesso la più grande sfida.

Non si tratta solo di meditare ogni giorno, ma anche di scegliere una tecnica e perseverare fino a padroneggiarla. Se cambiamo tecnica troppo spesso, rischiamo di non approfondire nessuna e di non ottenere i risultati desiderati.

Immagina di voler imparare a suonare il pianoforte. Se ogni giorno provi a suonare uno strumento diverso, difficilmente diventerai un pianista esperto. Allo stesso modo, nella meditazione, la costanza è la chiave per progredire.

Trova risposta alle tue domande

Non basta seguire le istruzioni alla lettera.

Spesso avrai dei dubbi su alcuni aspetti della tecnica che stai seguendo.

L’internet è pieno di risorse, cerca le risposte alle tue domande, prova a fare dei piccoli aggiustamenti fino a che non inizi ad avere risultati.

Se hai la possibilità rivolgiti ad un insegnante, fatti seguire nella tua pratica, un bravo insegnante attraverso le tue parole sa riconoscere dove potresti essere bloccato, e con la giusta domanda o il giusto suggerimento può aiutarti.

Allo stesso tempo cerca di non cadere preda dei dubbi: non passare più tempo a cercare di capire come praticare bene che a praticare.

Periodicamente prova tecniche nuove

Si, è vero, ti ho raccomandato di non cambiare tecnica spesso, ma piuttosto di sceglierne una e padroneggiarla bene.

Allo stesso tempo, provare tecniche nuove di tanto in tanto, ci espone a nuovi modi di vedere la pratica, che possono aiutarci a padroneggiare la nostra tecnica principale.

Ricapitolando

  • La meditazione non è poi cosi difficile da padroneggiare, se tieni a mente che manca quel riscontro immediato a cui siamo abituati con tutte le altre attività

  • Tutto quello che puoi e dovresti fare è praticare la tecnica che hai scelto al meglio delle tue capacità

  • Fare domande, e trovare risposte, può aiutarti a sbloccare situazioni in cui da solo ci metteresti molto di più

  • Esplorare periodicamente nuovi metodi può aiutarti a capire aspetti della pratica che prima non ti erano chiari


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