La paura e la Meditazione

La meditazione può aiutarci a superare le nostre paure?

È possibile superare le nostre paura attraverso una pratica di consapevolezza? Te lo dico con una storia.

Il monaco e la tigre dipinta

C'era una volta un monaco Zen che era anche un abile pittore. Un giorno, decise di meditare e dipingere in solitudine in una caverna profonda e oscura. Voleva mettere alla prova la sua abilità artistica, così iniziò a dipingere una tigre sulla parete della grotta.

Il monaco mise tutta la sua concentrazione e maestria nel dipinto. Ogni tratto del pennello catturava l'essenza della ferocia e della vitalità della tigre. Dipinse artigli affilati, occhi scintillanti e il corpo possente in una posa accovacciata, così dettagliati che la tigre sembrava viva.

Quando terminò, si allontanò per ammirare il suo lavoro. Mentre guardava la tigre, questa sembrava così reale e minacciosa che improvvisamente provò un’ondata di paura. La sua mente, sopraffatta dalla qualità realistica dell'immagine, cominciò a credere che non fosse più solo un dipinto, ma una tigre viva.

Terrorizzato, il monaco lasciò cadere il pennello e fuggì dalla caverna.

Cosa ci dice questa storia?

Questa storia riflette il potere della percezione e la capacità della mente di confondere la realtà con l'illusione. Mostra come le nostre creazioni—che siano pensieri, paure o desideri—possano dominarci e spaventarci quando perdiamo consapevolezza delle loro origini.

La tigre era solo un dipinto, ma per il monaco divenne una paura reale. Un insegnamento Zen che invita alla consapevolezza e alla lucidità.

Quante tigri dipinte si nascondo nella nostra mente?

La nostra mente crea una miriade di paure, molto spesso infondate, in cui però crediamo, finendo per rimanerne intrappolati.

A volte, traumi, specialmente se vissuti in età infantile, possono instillare paure che fatichiamo a riconoscere chiaramente, ma che finiscono per governare il nostro modo di agire.

Consapevolezza

A volte si tratta di abitudini che, in un certo periodo della nostra vita, ci hanno protetto. Ora, però, anche se la situazione è cambiata, continuiamo a ripeterle come automatismi.

Altre volte, sono paure che ci sono state trasmesse dagli altri e che abbiamo interiorizzato, pur non avendo mai vissuto un’esperienza negativa che le giustifichi davvero.

E in altri casi ancora, è la nostra mente che, nel suo tentativo disperato di proteggerci a ogni costo, ci spinge a fuggire da ciò che invece dovremmo affrontare.

Attraverso una pratica di consapevolezza come la Vipassana, possiamo imparare a riconoscere le nostre paure per ciò che sono e lasciarle andare.


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